Duellanti by Paolo Condò

Duellanti by Paolo Condò

autore:Paolo Condò
La lingua: ita
Format: epub
editore: Baldini&Castoldi
pubblicato: 2016-08-20T16:00:00+00:00


OTTO

Il primo avviso di burrasca è datato lunedì, quando Sergio Ramos in un’intervista si dice stupefatto per le recenti parole di Guardiola: «Incredibile, adesso criticano l’arbitro che ci azzecca. Questo è il colmo». Al Barcellona prendono molto sul serio il segnale, e un primo ordine di restare calmi viene diramato a Sant Joan Despì. Nel frattempo le radio di Madrid – in questa storia le radio giocano un ruolo fondamentale per accrescere la tensione – martellano in modo incessante, in entrambe le città non c’è taxi che non sia sintonizzato su un programma calcistico e il reciproco piagnisteo prevale sulle analisi sensate e, soprattutto, imparziali. O di qua, o di là. Con un po’ di sarcasmo le chiamo Radio Mille Colline, dal nome dell’emittente del Ruanda che coordinò via etere il genocidio dei tutsi per mano degli hutu, e per fortuna qui la situazione non è cruenta, ma l’utilizzo dei media per alzare la temperatura è quello sperimentato nei Paesi in guerra. E di guerra, ovviamente fredda, in fondo si tratta, perché le aspirazioni indipendentiste della Catalogna sono note, perché altre realtà regionali come il Paese Basco seguono attentamente l’evolversi del confronto, perché l’aggettivo Real disturba nel profondo ogni sostenitore del Barça comunque sia accoppiato: non c’è solo il Real Madrid, ma la Real Sociedad, il Real Betis, il Real Saragozza… La monarchia è un simbolo sempre presente dell’unità spagnola, e dunque odioso per ogni separatista.

Nelle riunioni di spogliatoio Mourinho manda messaggi contraddittori. Prima ricorda alla squadra che il Barcellona va affrontato con estrema decisione, perché al basso numero di falli commessi nell’andata di Liga (16) era corrisposto l’umiliante 0-5, mentre i 27 fischi di Mestalla (supplementari inclusi) avevano portato la Copa del Rey. Detto questo, però, invita tutti a non esagerare e a stare attenti, perché in Europa il rispetto per il Barcellona è fortissimo e gli arbitri vi si adeguano, a differenza di quanto lasciato correre da Undiano Mallenco una settimana prima. Nelle stesse ore i media madridisti procedono alla demolizione del direttore di gara designato, il tedesco Wolfgang Stark, un po’ chiamando in causa un rigore recentemente negato al Real, negli ottavi a Lione (mani di Gourcuff), molto riesumando un episodio dell’anno prima, al Mondiale. Era successo che Stark, alla vigilia di Argentina-Nigeria, avesse detto di sentirsi un fan di Leo Messi («vederlo giocare è un vero piacere», le parole esatte) e, a fine gara, gli avesse chiesto la maglietta come ricordo. Apriti cielo! La traduzione più misurata di questi fatti è che Real-Barça di Champions verrà diretta da un ultrà di Messi. La strategia della tensione è pronta a esplodere.



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